Gennaio 1818
Dopo la caduta di Napoleone, la Congregazione municipale di Udine è intenzionata a ripristinare gli istituti di educazione. Nel 1818 viene proposto come sede il Collegio di Santa Chiara.
Anche il monastero di Santa Chiara sarebbe dovuto essere cancellato a causa della legge del 1805, ma la sua vicenda prende un altro corso, legato a quello dell’istruzione femminile. Pur essendo un luogo di clausura, sembra infatti avere un programma didattico interessante.
Sono indicate come materie di studio la lingua italiana, francese e tedesca, aritmetica, storia, geografia, dottrina cristiana, disegno, musica, economia domestica e varie specialità di lavori femminili, come il ricamo. Inoltre, il monastero beneficia di grandi spazi.
Grazie a queste caratteristiche, le monache non abbandonano la sede, anzi, vedono valorizzato il loro ruolo di educatrici, sia pure sotto il controllo statale.